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In questo decennio le novità sono innumerevoli. La miscela al 5% lascia il posto a quella al 2%. Viene infatti introdotto il carburatore dell’orto serie SI 20-15 e 20-17 collegato direttamente al carter motore sulla valvola. Nascerà la mitica Vespa 50 nel 1963 e successivamente saranno prodotte molte versioni, N, L, R, SPECIAL in base agli allestimenti. Questa versione denominata “smallframe” per via del telaio più piccolo delle sorelle maggiori sino ad ora prodotte ha la particolarità che le scocche laterali da smontabili diventano fisse e quindi parti integranti del telaio. Successivamente lo stresso telaio con qualche modifica ospiterà motori di 90cc e 125cc. Verranno prodotte altre vespe sportive tra cui la gs160 in due versioni, la 180ss e la 180rally. Nelle smallframe saranno prodotte le 50SS e le 90SS.
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La prima serie ha ancora il manubrio scomponibile come la precedente VNA2T, viene introdotto lo stop posteriore per merito di un nuovo fanale posteriore, ma la verità novità sarà il nuovo motore che utilizza il sistema di ammissione a disco rotante e quindi la possibilità di utilizzare miscela al 2% di olio e non più al 5%. Il carburatore ora è posizionato sul carter e non più sul cilindro. Questo sistema permette di lubrificare i cuscinetti di biella direttamente. Il vantaggio è una migliore erogazione e costi di utilizzo inferiori. Tutte le serie fino al telaio con prefisso VNB5T sono a tre marce, solo l’ultima ha invece 4 marce.
Questo modello sarà l’ultimo a montare ruote e cerchi da 8 pollici. L’estetica è più squadrata rispetto ai modelli precedenti, il fanale anteriore è rotondo e il contachilometri ha una forma nuova. Verrà prodotta fino a fine anni 70 ma non ebbe un gran successo, per lo più fu venduta all’estero.
Simile alla Super, differisce per le ruote da 10 pollici e per il motore che con un aumentato rapporto di compressione risulta più brillante. Il fanale è trapezoidale e ormai l’estetica si è definitivamente scollegata ai modelli precedenti.
La Sprint, di nome e di fatto, ottime prestazioni, cerchi da 10 pollici e fanale trapezoidale. Nasce con la sella singola anteriore e portapacchi posteriore in tinta con il telaio. Cambio 4 marce e un motore affidabile consentono a questo modello di rimanere sul mercato molto tempo e di avere un gran successo di vendite.
La vespa GL (gran lusso), ha ruote da 10 pollici e varie modanature e fregi in alluminio che la abbelliscono, Il motore 150cc offre buone prestazione. Il fanale trapezoidale è contornato da una cornice cromata.
Vedi ricambi La vespa VBB è una versione con miscela al 2% e cambio quattro marce. I cofani motore presentano dei fregi in alluminio che la abbelliscono. La prima versione ha la batteria che serve solo per clacson, stop posteriore e luci di posizione, la seconda invece, con un nuovo impianto elettrico permette di non montare più la batteria e far funzionare tutte le luci per mezzo dello statore.
Prodotta dopo l’uscita dal mercato della GS 150, questa vespa sportiva viene costruita in due versioni. La prima ha un vano posteriore nella parte posteriore, sotto sella, mentre la successiva ha il bauletto sullo scudo pedana. Anche il colore della sella differisce tra i due modelli, grigio della prima e blu scuro nella seconda. L’ammortizzatore anteriore ha la molla incorporata nella sospensione.
Questa modello, con l’incremento della cilindrata fu particolarmente apprezzato per le ottime prestazioni del motore. E’ anche l’ultima vespa con l’aspirazione controllata dal pistone. Parafango anteriore e cofani presentano dei fregi orizzontali in alluminio che ricordano la vespa GL come anche il manubrio trapezoidale.
Questa vespa introduce l’aspirazione rotante, permettendo l’introduzione di miscela al 2%. Il motore poco brillante e il cambio 3 marce non le fanno avere un grande successo. Verrà infatti velocemente sostituita dalla serie VBB con cambio a 4 marce.